Sono impazzita stavolta? No, vi assicuro. Anche se capisco che chi mi conosce sapendo, che non bevo alcolici, potrebbe rimanere stupito per questa ricetta basata sulla destrutturazione di un cocktail.
La ‘colpa’ come sempre è del Mtchallenge e delle sue sfide. Questa è la n°69 ed il tema lanciato da Giulia Robert (vincitrice del mese di ottobre) è la cucina alcolica.
Per chiarire ancora meglio: stavolta bisognava partire da un cocktail, scomporlo nei suoi ingredienti e trasformarlo in un piatto.
Ora certo tutto si spiega, anche se ancora io non ho capito come mai abbia scelto di affrontare il tema nel modo più difficile (così mi pare), ovvero cercando di utilizzare esclusivamente o quasi gli ingredienti senza aggiungere altro, lavorando sulle consistenze, ma fin dall’inizio questa era la strada che mi aveva intrigato e non sono riuscita ad abbandonarla.
Per la scelta del cocktail ho passato diverse serate allo studio del tema ed alla fine mi sono orientata su uno della Lista IBA ‘The Unforgettables ‘: il Mary Pickford. Uno dei primi cocktails a base di rum, nato negli anni Trenta in onore di Mary Pickford, una grande star del cinema muto di quegli anni, la “fidanzata d’America” . E’ a base di rum, appunto, e di succo di ananas secondo le seguenti proporzioni.
- 6 cl Rum chiaro
- 1 cl Maraschino
- 6 cl Succo d’ananas
- 1 cl Sciroppo di granatina
Ho pensato di trasformarlo in una zuppetta alcolica formata da una salsa al rum e succo di melograno, crema all’ananas e gelatina di maraschino. Una ricetta che potremmo definire un gioco, un esercizio durante il quale ho avuto conferma che è veramente difficile lavorare con pochi ingredienti.
Zuppetta ‘Mary Pickford’
ingredienti per 1 persona
Gelatina di maraschino
100 ml di maraschino
1 foglio di colla di pesce
Ammollare la colla di pesce in acqua fredda per una decina di minuti. In un pentolino scaldare il maraschino senza farlo bollire. Togliere dal fuoco e aggiungere la gelatina strizzata e farli sciogliere mescolando continuamente. Versare il liquido in un piccolo contenitore di plastica in modo che lo spessore sia di circa mezzo centimetro. Far raffreddare in frigo per farla rassodare. Al momento di servire tagliare la gelatina in dadini irregolari.
Crema all’ananas (da un ricetta di Chiarapassion)
75 ml succo di ananas
75 ml di acqua
25 g di zucchero
20 g di amido di mais
Mescolare l’amido con lo zucchero, unire l’acqua ed il succo di frutta a filo e mescolate bene con una frusta per non far formare i grumi.
Far cuocere su fiamma media fino al primo bollore, la crema si addenserà. Spegnere la fiamma, coprire con pellicola alimentare a contatto e far raffreddare in frigo.
Una volta raffreddata, prendere un anello di piccolo diametro (cm 2 max) e rivestirlo con acetato. Inserire la crema e mettere di nuovo a raffreddare. Quando il cilindro è ben sodo togliere l’acetato e ricavare tre dischi .
Salsa al rum e melograno
100 ml di succo di melograno
100 g di zucchero
50 ml di rum
Versare in un pentolino il succo di melograno e lo zucchero. Far ridurre il liquido a più della metà a fuoco lento fino ad ottenere uno sciroppo. Aggiungere a questo punto il rum, amalgamare velocemente e spegnere per non far evaporare l’alcol. La temperatura dello sciroppo non deve superare i 90°. Versare in una ciotola e tenere da parte. (Nel mio caso ho preparato la salsa con troppo anticipo per cui al momento della foto ha perso un po’ del suo colore originario)
Montaggio
Versare la salsa raffreddata in una ciotola, aggiungere qualche dadino di gelatina al maraschino e i dischi di crema all’ananas.
Con questa ricetta partecipo alla #Mtchallenge 69 dedicato alla cucina alcolica
Cara Tina,
innanzitutto grazie per la tua partecipazione e grazie anche per aver osato, con una ricetta che è quasi una destrutturazione pura.
Hai anche scelto un cocktail poco conosciuto, perciò in primis ti guadagni tutti i plausi!
Se posso fare due appunti (perché se non faccio la rompipalle non vale) avrei insistito un po’ più sull’ananas e sul rum a discapito degli altri due ingredienti, per mantenere maggiore aderenza al cocktail originale; inoltre, visto che l’idea della zuppetta dolce è veramente ottima come intuizione, avrei forse sconfinato più decisamente nella destrutturazione eretica e l’avrei resa un vero dessert, con delle parti liquide, altre gelatinose o cremose e una componente croccante a dare corpo al piatto.
Comunque è un’ottima proposta, coraggiosa e in linea con la gara! Brava!
Hai ragione. Ero fortemente tentata di prendere la direzione che mi hai indicata ma poi ha preso il sopravvento la parte che aveva deciso per la quasi destrutturazione. Grazie per i consigli Giulietta.
Un quadro splendido, un’idea decisamente interessante. Mi piace 🙂
Grazie Rossella, sempre puntuale e gentile.
un bellissimo gioco, visivamente molto moderno ed elegante. Bravissima!
Anche io l’ho affrontato come un gioco in effetti.
La presentazione è davvero accattivante, io lo ordinerei subito
Grazie Kika!
Tina, tu sei una fuoriclasse e te lo dico anche da qui. Devi osare di più, seguire le tue intuizioni, credere in te stessa, perchè sei di una bravura spaziale. E questa ricetta è esattamente la tua fotografia, una Ferrari luccicante e rombante, con il freno a mano tirato. Metti la quarta e lanciati, perchè hai tantissimo da dire e da dare! Bravissima, sempre!
Mi serve tempo per le ricette più particolari e non sempre lo trovo in questo momento. Sicuramente questa ricetta richiedeva più elaborazione lo so. Grazie comunque per la fiducia che mi dimostri.Certamente cercherò di seguire il tuo consiglio Alessandra.