Per quanto corto quest’anno,il Carnevale non può passare senza lasciare nel blog una pur minima traccia !!
Ed allora ecco i migné con la crema (o anche’ vigné in dialetto maceratese), versione fritta per il Carnevale dei più famosi ed internazionali bigné con la crema. Da queste parti, oggi spesso sono più conosciuti come castagnole con la crema, ma i migne’ sono completamente diversi per gusto e consistenza dalle castagnole vere e proprie, in quanto sono costituiti da piccoli bocconcini di pasta choux fritta e farcita di crema pasticcera.
Da quanto ho letto nel libro ‘Ricette, ricordi, racconti ‘ di Manuela Di Chiara, la ricetta di questi dolcetti compare già nel 1786 nel ricettario ‘Il Cuoco Maceratese’ di Antonio Nebbia con il nome di ‘frittelle di pasta a mignè’ e nell’800 nei ricettari di molte cucine signorili .
Da allora molti Carnevali sono passati, ed oggi i mignè o bignè di Carnevale allietano le tavole del nostro territorio.
Oggi,martedì grasso, li ho preparati anche io e li propongo per la ‘Settimana Nazionale del Carnevale’ promossa dall’AIFB. Leggete l’articolo scritto Ilaria Talimani del blog Soffici, ambasciatrice della Settimana del Carnevale, per scoprire, come ho fatto io,molte curiosità interessanti sulle tradizioni culinarie di questo periodo dell’anno.
Mignè o bignè di Carnevale
Dosi per 40/50 piccoli mignè
3 uova
50 g di burro o strutto
125 ml di acqua
75 g di farina 00
1 pizzico di sale
Per la farcitura:
3 uova di crema pasticcera
Zucchero a velo q.b.
Olio di arachidi per friggere
Preparare la crema pasticcera secondo la propria ricetta e farla raffreddare.
Far bollire l’acqua in una casseruola, aggiungere il burro e farlo sciogliere. Allontanare la pentola dal fuoco e versare in un colpo solo la farina, mescolando con forza in modo che si formi una pasta senza grumi. Rimettere sul fuoco e, sempre mescolando, cuocere fin quando l’impasto si stacca dalle pareti e si incomincia ad attaccare sul fondo della pentola. Versare il composto in una ciotola ( o nella planetaria) e con le fruste ( la K per la planetaria), lavorare fin quando non è freddo. A questo punto aggiungere un uovo alla volta, lavorando energicamente per amalgamarlo bene, prima di aggiungere il successivo.
Prima di versare il terzo uovo sbatterlo un po’ con la forchetta e poi unirlo un po’ alla volta, verificando che l’impasto non diventi troppo liquido ( io ne ho aggiunto solo 2/3). Alla fine l’impasto deve risultare pastoso e liscio e deve scendere dalla frusta formando un filo continuo a V.
Mettere l’olio in una padella alta e stretta. Farlo scaldare. A temperatura, usando 2 cucchiaini (come per una quenelle) o la sac a poche, far cadere 5/6 palline piccole (1/2 cucchiaino) nell’olio. Le palline devono essere proprio piccole e non bisogna metterne molte nell’olio, perché i bignè gonfiano in cottura fin quasi a raddoppiare. Mentre cuociono, usando una schiumarola, girare spesso i bignè e versarvi sopra l’olio per una cottura uniforme.
Quando sono dorati,toglierli e metterli a scolare sulla carta assorbente. Farli raffreddare .
Farcirli con la crema pasticcera con l’aiuto di una sac a poche con bocchetta liscia piuttosto piccola, dopo aver praticato una piccola incisione oppure aprire la calottina del bignè con un coltellino e dopo averlo riempito con un cucchiaino, riappoggiare la calottina premendo per farla ben aderire.
Spolverare con abbondante zucchero a velo subito prima della degustazione.