Con il Cuore d’anice un anno fa (7 maggio 2015) mi sono classificata per la finale del Contest ‘Cucina da Errico 2‘, una gara in cui il grande chef stellato Errico Recanati aveva selezionato 12 ricette, i cui autori (Cuochi amatoriali) si sono sfidati direttamente a coppie presso il suo ristorante ‘Da Andreina’ a Loreto.
Vittorio ed io avevamo inviato delle ricette diverse: non solo entrambe sono state scelte, ma siamo stati messi in gara l’uno contro l’altro nella stessa serata!!
Nel Cuore d’anice, per costruire un dolce ‘pieno di territorio’ come chiedeva il regolamento, ho voluto riproporre in un unico dessert i sapori e le consuetudini del fine pasto ‘marchigiano’: dolce, caffè e ‘ammazza-caffè’: all’interno di una bavarese al caffè, ho inserito un cuore delicata aromatizzata ai semi d’anice,il sapore contraddistintivo di molti dolci marchigiani. Ad accompagnare ed esaltare l’interno, la gelatina al mistrà, il liquore principe del dopo-pasto del mio territorio, con una salsa di accompagnamento al cioccolato e caffè, leggermente tiepida, che richiama il calore della bevanda in tazzina.
Vittorio aveva invece proposto un buonissimo primo ‘Tagliatelle di ceci con agnello,ceci ed erbe miste’ la cui ricetta trovate qui.
Per chi volesse sapere come è andata a finire la sfida, vi dirò subito che per pochi centesimi di punto ho vinto sulle sue Tagliatelle e così ho partecipato alla serata finale del 7 luglio.
A quei tempi non avevo ancora il blog, per cui ad un anno di distanza ho pensato di ricordare quella bella esperienza, impegnativa ma appagante, pubblicando ora la ricetta del mio dessert.
Quella della foto ( grazie a Emanuela Ercoli della Marvel ADV che ne è l’autrice) è l’elegantissima presentazione del dolce definita per la serata del 7 maggio, insieme allo chef Errico Recanati.
Cuore d’anice
Bavarese al caffè , con cuore all’anice e cioccolato bianco, gelatina al mistrà e salsa al cioccolato e caffè
Ingredienti x 4 persone
Gelatina al mistrà
25 g di mistrà
121 g di acqua
50 g di zucchero
4 g di gelatina
Scaldare l’acqua, sciogliere bene lo zucchero e unire la gelatina precedentemente idratata. Unire il mistrà fuori dal fuoco. Colare in uno stampo foderato nella parte inferiore con un foglio di acetato ed esternamente con pellicola .Lo spessore dovrà essere di circa mezzo centimetro. Mettere in frigo a rassodare per qualche ora.
Mousse all’anice e cioccolato bianco
90 g di panna
2 cucchiaini di semi di anice
16 g di tuorli
11 g di zucchero
3 g di gelatina
27 gr di cioccolato bianco
125 gr di panna fresca
Portare a bollore 70 g di panna con i semi di anic pestati. Lasciare in infusione in frigoper almeno 12 ore coperto da pellicola. Filtrare e riportare al volume iniziale.Idratare la gelatina. Fondere il cioccolato tritato in piccoli pezzi. Mescolare i tuorli con lo zucchero e aggiungere la panna all’anice a temperatura ambiente.
Portare sul fuoco mescolando fino a 85°. Togliere dal fuoco e versare sul cioccolato in 3 volte sempre amalgamando. Unire la gelatina strizzata. Far raffreddare.
Quando la temperatura scende sui 35° unire la panna montata morbida. Versare in stampi a semisfera e congelare .
Biscotto
70 g di mandorle tostate
90 g di zucchero semolato
1 uovo + 1 albume
20 gr di farina
20 gr di fecola
25 gr di burro
Scaldare le mandorle in forno e frullarne 55 g insieme a 65 g di zucchero.Tritare grossolanamente le mandorle rimanenti. Sciogliere il burro al microonde e setacciare la farina e la fecola.
In una ciotola battere l’uovo con una frusta e aggiungere le mandorle in polvere ed a pezzi e lo zucchero.
Amalgamare bene. A parte montare l’albume a neve ben ferma aggiungendo gradualmente 25 g di zucchero.Unire alla montata di uova poca meringa così da rendere il composto fluido , poi le polveri setacciate e infine il resto della meringa con un movimento dall’alto verso il basso. Versare il burro fuso e amalgamare delicatamente. Stendere il composto su una teglia coperta di carta da forno e cuocere a 200° per 8/10min. Con questa dose viene un rettangolo di circa 30×20 cm. Appena sfornato ritagliare con un coppapasta tanti cerchi di 5/6 cm di diametro.
Bavarese al caffè
100 g di caffè espresso
100 g di latte intero
70 g di zucchero semolato
60 g di tuorli
6 g di gelatina
250 g di panna fresca
Scaldare il caffè e il latte. Idratare la gelatina. Mescolare i tuorli con lo zucchero in una ciotola. Versarvi i liquidi,amalgamare e rimettere tutto sul fuoco mescolando con una spatola. Portare la temperatura a 85° . Aspettare qualche secondo e unire la gelatina idratata. Far sciogliere e con l’aiuto di un frullatore ad immersione mescolare bene.
Far intiepidire il composto fino a 30° gradi. Unire la panna semimontata ma sostenuta mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Nel frattempo disporre su un vassoio gli stampi in silicone(diametro 6cm). Versarvi un leggero strato di bavarese, farla rapprendere in frigo, aggiungere all’interno la semisfera di mousse all’anice. completare con la bavarese fino a 2/3 dell’altezza dello stampi e chiudere con il biscotto . Riempire eventuali buchi con la bavarese e porre in congelatore per 2/3 ore minimo.
Salsa di cioccolato e caffè
50 gr di caffè espresso
30 gr di zucchero
40 gr di cioccolato al latte
Preparare uno sciroppo con zucchero e caffè. Far leggermente intepidire. Far sciogliere il cioccolato al microonde e versarci in 3 volte lo sciroppo. L’ultima volta versare poco liquido alla volta per controllare la consistenza desiderata. Va usata tiepida.
Decorazione :
Caffè in polvere,Chicchi di caffè di cioccolato o chicchi di caffè ricoperti al cioccolato, crumble al cioccolato*, fili di isomalto*, baccello di vaniglia*. * Aggiunte dello chef Errico Recanati
Assemblaggio
Togliere il dolce dallo stampo e ricoprire una parte del bordo con la polvere di caffé. Tenere in frigo per qualche ora per far riprendere la consistenza ottimale.
Al momento di servire versare la salsa tiepida di caffè nel piatto, disporvi sopra delicatamente il dolce. Aggiungere un disco di gelatina al mistrà e qualche chicco di caffè. Completare, volendo e potendo, con fili di isomalto, crumble al cioccolato e baccello di vaniglia.
Manca solo il rhum ed è un dolce-ponce livornese che anch’io mi diverto a reinterpretare! Complimenti!!
Ciao Cristina,
mi fa sempre mooolto piacere ricevere i tuoi complimenti!