Che bella festa, quella che si è svolta domenica 3 luglio a Castelsantangelo sul Nera per il premio ‘Ciauscolo d’oro 2016’!
Sono ormai 10 anni che in questo bel paesino marchigiano nel cuore del Parco dei Sibillini, quasi a confine con l’Umbria, si svolge questo evento. La Compagnia dei Ciauscolanti, di cui è Gran Priore e animatore instancabile Piergiorgio Lorenzetti, organizza questa manifestazione insieme alla Norcineria Alto Nera, laboratorio artigianale di lavorazione di carni suine, che dal 1990, è uno dei produttori del territorio che porta avanti con impegno la tradizione di un ciauscolo di qualità.
Siamo molto contenti, quando riceviamo l’invito a questa festa: è l’occasione per riscoprire la bellezza della natura di questi luoghi, fare qualche bella passeggiata e soprattutto gustare buonissimi prodotti.
E’ d’obbligo, infatti, prima di tornare a casa, passare nella bottega della Norcineria Alto Nera da Gregorio e Giulio, in via Roma all’ingresso del paese, ed acquistare qualche ‘souvenir’ gastronomico.
C’è l’imbarazzo della scelta tra salami, capocolli, salsicce, prosciutti, guanciali e lonzini, la “cardosella”, il salame aromatizzato al ginepro, il ciauscolo, e il ciauscolo di fegato.
Unire natura, cultura, buon cibo e bella compagnia: cosa si può volere di più?
Così domenica, dopo una passeggiata sulle rive del Nera, tutti in piazza per l’inaugurazione del Monumento al Ciauscolo, opera dell’artista Silvio Craia,le cui bellissime ceramiche artistiche erano anche esposte accanto agli scritti sul ciauscolo, di Ciauscolanti e Ciauscologi come Carlo Cambi, Ugo Bellesi, Giancarlo Liuti, Mauro Magagnini, Nazzareno Graziosi.
Quest’anno il premio Ciauscolo d’oro è andato al Presidente onorario dell’Accademia della Cucina Italiana, Giovanni Ballarini. Insieme a lui molte onorificenze e attestati sono stati assegnati a figure di spicco della società e della cultura maceratese e marchigiana, il cui ruolo è anche quello, attraverso questi riconoscimenti, di ampliare la conoscenza di questo prodotto buonissimo, che diventa però quasi di nicchia al di fuori del nostro territorio.
Per chi, appunto, non lo conosce il ciauscolo, che ha ottenuto nel 2009 il marchio IGP, è un salume spalmabile . Ha carni rosee ed un gusto saporito, ma delicato che deriva da un impasto macinato finemente, in due o tre passaggi, di pancetta, spalla e rifilature di prosciutto e di lonza, insaporito con aromi e spezie.
Sempre per rimanere nella parentesi culturale, vi dirò che sono due le teorie più diffuse sull’origine del nome.Per alcuni “ciabusculum” o “cibusculum” starebbe a significare il piccolo cibo o spuntino che nell’usanza contadina veniva consumato a piccole dosi negli intervalli tra i pasti principali. Secondo un’altra versione invece, il nome deriverebbe dall’involucro che contiene l’impasto, il budello, che nel maceratese si chiama appunto ciauscolo,Gli studi continuano , infatti domenica il Dott. Piergiorgio Angelini,Direttore del centro Studi Territoriale delle Marche dell’Accademia della Cucina, ci ha accennato anche ad possibile una matrice longobarda di questo nome tutta da approfondire.
Finita la parentesi culturale, la festa è continuata con la tavolata,in cui abbiamo degustato, oltre ai buonissimi prodotti della Norcineria Alto Nera, e altre bontà la polenta bianca e rossa preparata dai ‘Polentari di Santa Maria in Selva’, con condimento a base di carni di ‘ciausculu’. Buonissima!!
Dopo qualche chiacchiera di fine pasto, inframmezzata dal racconto di don Peppe Barchiesi sul valore del polenta nella tradizione rurale, abbiamo lasciato la piazza, dove già partiva la musica, e ci siamo incamminati per le ripide vie del paese,alla scoperta del centro montano e dei suoi piccoli tesori nascosti.
La chiesetta di San Sebastiano con i suoi affreschi, ad esempio, è proprio a due passi dai giardini, invece per arrivare al Monastero di San Liberatore e trovare il silenzio, il sorriso e volendo anche l’ospitalità delle Suore Benedettine della Provvidenza, bisogna salire all’interno delle mura.
A conclusione non resta che ringraziare ancora una volta la Compagnia dei Ciauscolanti e la Norcineria Alto Nera non solo per questa bella domenica insieme, ma per il lavoro che entrambi svolgono, seppur in maniera diversa, per la valorizzazione di un grande prodotto e la promozione del territorio.
Viva il ciauscolo!!