I bei tempi della ribollita

I bei tempi della ribollita
E’ sempre un piacere fare questo piatto perché ci ricorda i tempi in cui, giovani studenti, frequentavamo  l’Università a Firenze.  Assaggiammo la ribollita  per la prima volta dal ‘Latini’, in via dei Palchetti, e poi in qualche bottega di via de’ Neri, dove  si andava qualche volta a fare un pranzo caldo e veloce  tra una lezione e l’altra. Ritornati a Macerata per anni ci siamo dimenticati di questo piatto, finché finalmente il cavolo nero è diventato disponibile sui banchi di qualche temerario fruttivendolo. Ora per fortuna si trova sempre  anche al supermercato  e dunque  possiamo prepararlo più spesso. E quale occasione migliore se non quella di  fine festività: bisogna mettere da parte i piatti ‘ricchi’ che ci hanno accompagnato a pranzo ed a cena e tornare a pietanze semplici preferibilmente con tanta verdura e povere di grassi. Magari riutilizzando qualche ingrediente rimasto in frigo e il pane raffermo. ribollita
E’ un piatto semplice, che richiede un po’ di  tempo e, visto che il soave aroma di cavolo  aleggerà per casa, non prevedete di ricevere ospiti nei giorni successi alla preparazione. A meno che non siano cultori di questo piatto!
Per la ricetta stavolta ho un po’ fatto come mi pare, senza seguire rigorosamente  delle quantità e utilizzando appunto ciò che avevo a disposizione nel frigo . Ho iniziato il venerdì, come da tradizione, e l’ho poi ribollita il sabato.

ribollita

Ecco cosa ho utilizzato, il risultato è sufficiente per 8 belle porzioni.
un cavolo verza piccolo
250 g di cavolo nero
300 g di fagioli cannellini ( già cotti)
due patate piccole
due carote
una costa di sedano
una cipolla rossa
uno spicchio d’aglio
un cucchiaio di concentrato di pomodoro
un pomodoro
timo fresco
un pentolino di brodo di verdure
olio evo
sale
6 fettine  di pane raffermo senza sale ( io ho utilizzato un cotto a legna)

 

In un tegame di terracotta soffriggere cipolla,sedano, carota tritati a dadolini. Imbiondita la cipolla,aggiungere il pomodoro tagliato a spicchi . Far soffriggere per alcuni minuti e poi aggiungere la patata a dadini,dopo 5 minuti la verza in foglie spezzate e cavolo nero in foglia intera ( se piccolo, altrimenti spezzato).  Appassire le verdure, aggiungere il concentrato e la metà dei fagioli lessati ridotti in crema; coprire con il brodo e cuocere per due  ore a fuoco basso ( se la zuppa si asciuga troppo aggiungere brodo). Passate le due ore  aggiungere i restanti fagioli interi,il timo e cuocere per un’altra mezzora,mescolando di tanto in tanto. Regolare di sale . A cottura ultima lasciar raffreddare e conservare in frigo.
Il giorno dopo  porre le fette di pane sul fondo di un tegame, sempre di terracotta, versare sopra un filo d’olio e qualche mestolo di brodo. Ribollire  il tutto per  20/30 minuti. Il brodo dovrà essere totalmente assorbito e il pane disfatto. Il tempo di  ribollitura è una questione del tutto personale, maggiore tempo si ribolle la zuppa e maggiore sarà la consistenza.
Servire la ribollita aggiungendo un filo d’olio a crudo … a piacere accompagnare con crostini di pane caldo sfregati con l’aglio

Buon Anno da Vittorio

ribollita

 



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