Oggi andiamo in Molise con una ricetta della tradizione termolese ‘U scescille’ . Un gustoso piatto della cucina povera,che possiamo considerare un cugino stretto delle polpette ‘casce e ove’ di cui il Calendario del Cibo Italiano celebra oggi la giornata.
La differenza fondamentale è che ‘u scescille,polpettina di forma allungata composta di pane, uova e formaggio, non viene fritto, ma semplicemente cotto in un buon sughetto di pomodoro, cipolla e peperone.Naturalmente l’ingrediente principale deve essere il pane di grano duro raffermo, che, per chi non è del luogo e volesse provare a rifare la ricetta può essere sostituito con quello tipo pugliese. In realtà il pane che mangio a Termoli, quando vado in vacanza ha una sua consistenza leggermente diversa da quella propriamente pugliese: la mollica è più areata e meno compatta.
Molti piatti della cucina molisana si basano su questo ingrediente,usato rigorosamente sbriciolato, il quale in passato veniva usato fino all’ultima briciola e quindi usato per imbastire con pochi semplici altri ingredienti, disponibili anche sulle tavole più povere, il pranzo e la cena per tutta la famiglia.
A volte quando passeggio d’estate dopocena fra i vicoli del paese vecchio e nelle stradine piene di ristorantini, non posso fare a meno di ricordare il profumo del pane che fino ad una decina di anni fa si sentiva diffondersi nell’aria dai panifici già al lavoro. Al posto del gelato, alle 11 di sera ti veniva voglia di comprare una ‘ruota’ di pane solo per portare quel buon profumo a casa.
Ora quelle stradine sono piene di ristorantini con i tavolini all’aperto affollati di turisti, che hanno scoperto negli anni la bellezza di questo paese. Sono contenta di questo, ma mi dispiace che allo stesso tempo siano quasi del tutto scomparsi molti negozi dove trovavi prodotti autentici e poco conosciuti del territorio.
I panifici comunque a Termoli in centro sono molti, per fortuna, ed è difficile una volta entrati non portare a casa insieme al pane un bel pezzo di pizza o un sacchetto di tarallini.
Spesso io faccio il giro per provare quale mi piace di più. Ancora non sono arrivata ad una conclusione per cui la prossima estate continuerò nelle mie ricerche .
Ingredienti per 4 persone
4 uova
50g di parmigiano grattugiato
80g di pecorino rigatino grattugiato
250g di pane raffermo senza crosta sbriciolato
prezzemolo tritato
Per il sugo
250 g di pomodori freschi o pelati
1 cipolla
1 peperone giallo e 1 verde
olio evo
sale
Tritare la cipolla e farla soffriggere in abbondante olio . Aggiungere i peperoni tagliati a pezzetti e far stufare 5 minuti. Unire il pomodoro e far sobbollire per circa 15 minuti.
Nel frattempo preparare le polpette sbriciolando la mollica del pane, unendo le uova sbattute, i formaggi grattugiati ed il prezzemolo. Salare leggermente. Amalgamare bene il tutto e formare delle polpette allungate.
Adagiarle delicamente nel sughetto e farle cuocere per circa 30 minuti rigirandole con attenzione. Se serve unire un po’ di acqua durante la cottura per lasciare morbido il sughetto.
Molto invitante questo tuo piatto , lo rifarò sicuramente! Grazie!
Facile e buono. Grazie Bruna
Ciao Tina, dopo aver letto questo bel post e la presentazione di queste specialità povere molisane, mi è venuta proprio voglia di provarle! Grazie per la ricetta e buona giornata
Grazie Milena. Fa sempre ritrovarti.
ammetto la mia ignoranza in materia di cucina dell’Italia centrale e mai come in questo caso me ne pento. Starei a leggerti per ore…
Mi fa piacere, Alessandra soprattutto perchè in questi giorni per vari motivi alcuni anche gravi, non riesco aa approfondire e scrivere come vorrei.La voglia di essere presente è sempre tanta e speriamo di tornare presto alla normalità.