L’estate non è ancora finita, per fortuna e per godere ancora a pieno dei buonissimi prodtti di stagione, questo mese festeggiamo ‘Sua Maestà …il pomodoro’.
Tra le ricette molisane in cui troviamo il pomodoro protagonista, ho scelto le Sagne de la Madonna (“ Sagn’ d’ la Madonn)
Sono sagne preparate spezzando a mano la sfoglia (laina) e condite con un sughetto leggero di pomodori come facevano erano gli uomini al mulino in attesa della macinatura del grano o della frangitura delle olive.
Prendono questo nome a Roccavivara , perchè si preparano ogni anno in occasione del Convito che si svolge a Santa Maria di Canneto sulle sponde del fiume Trigno.
In questo giorno un gruppo di sette fanciulle (Verginell’), accompagnate da una anziana, la “Vecchia, si reca in pellegrinaggio presso il Santuario di S. Maria di Canneto, e rappresenta al cospetto della Vergine i desideri e le intenzioni delle famiglie da cui sono demandate.
Nel frattempo in paese, le stesse famiglie ,con l’aiuto di alcune massaie volontarie prepara le tradizionali “ Sagn’ ” in grandi quantità.
Vengono condite, per l’occasione, in parte con aceto, aglio, foglioline di mentuccia campestre ed una spruzzata d’aceto. ed in parte con il sugo di pomodoro.
Nel pomeriggio le “ Verginell’ tornano in paese e si recano presso l’abitazione della famiglia che le ha demandate.
Dopo aver servito il pasto alle “ Verginell’ ” ed alla “Vecchia”, la famiglia devota, con l’aiuto delle massaie, distribuisce le “ Sagn’ d’ la Madonn’ ”, con entrambi i condimenti, a parenti, amici, vicinato ed ospiti.
Io,virtualmente, vi faccio assaggiare la versione al pomodoro, ma se volete provarle entrambe, e questa volta dal vero, non vi resta che andare il 1° di Agosto a Roccavivara, dove vi verranno offerte in occasione del Convito.
Le Sagne de la Madonna – le “ Sagn’ d’ la Madonn’

Ricetta presa da qui
Per 4 persone
200 g di semola di grano duro
150/200 ml di acqua
500 g di pomodori maturi
olio d’oliva extravergine
mezza cipolla
un bel ciuffo di basilico
sale
Preparate le “sagne”, versando la farina sulla spianatoia ed aggiungendo l’acqua poco alla volta necessaria, un pizzico di sale e mezzo cucchiaio d’olio. Lavorate fin ad ottenere un impasto omogeneo, tenendo le mani chiuse a pugno, fino a quando non sarà elastico. Fate riposare minuti coperto con uno strofinaccio.
Stendete l’impasto con il matterello sulla spianatoia ben infarinata, fino a ricavarne una sfoglia molto sottile, la “laina”.
Fatela asciugare per pochi minuti, quindi, strappatela a mano a forma di rombi grossolani o taglaiatela a losanghe irregolari come ho fatto io.
Per il sughetto scottate i pomodori per qualche minuto in acqua bollente, pelate i pomodori e sfilettateli.In un tegame di terracotta fate appassire la cipolla cipolla tagliata finemente con un po’ di olio. Aggiustate di sale e fate cuocere per 15 minuti ed alla fine aggiungete il basilico .
Cuocete in una pentola con abbondante acqua salata le “sagne”, scolatele e conditele nel tegame con il sughetto di pomodoro, che deve essere molto lento.

Come al solito non perdete le altre ricette regionali de l’Italia nel piatto.

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Che delizia e che invitante questo piatto di sagne, io amo questi condimenti in cui il pomodoro si percepisce in tutta la sua essenza
bravissima
Wuauuu…. pochissimi ingredienti per creare un piatto speciale e profumatissimo… Quanto è buona la cucina italiana!!!! Complimenti a presto LA
teniamo vive le tradizioni italiane, anno prossimo 1 agosto appuntamento a degustare le sagne de la Madonna! grazie delle info e della ricetta!
Ero curiosissima di vedere di cosa si trattasse questo piatto che non conoscevo affatto!
E l’attesa è stata largamente ripagata…peccato a non poter aprire lo schermo e gustaremi questo piattino delizioso!
La pasta di semola è la mia preferita e direi che il condimento è perfetto! Proverò il piatto
Ma che bella tradizione!! E quanto mi piacerebbe assaggiare le sagne con aglio e mentuccia, anche se queste con il pomodoro sono assai invitanti!! ciao, buona domenica!
Pasta fresca e sugo fresco di pomodoro: un vero trionfo di sapori in questa ricetta. Bellissima.
Bellissima storia