Rab cake

Rab cake

Sfogliare ‘Venetian Republic’ di Nino Zoccali  è un affascinante  tour lungo le coste dell’Adriatico  fino alla Grecia. Foto e piatti illustrano molto bene  le affinità e le differenze  tra le culture e ricette  dei paesi che hanno condiviso una parte della loro storia, in quanto terre  appartenenti alla Repubblica veneziana.

Il libro è  stato scelto da Alessandra di Cook_my _books  proprio per la sua capacità di raccontare  i luoghi e la loro storia attraverso la cucina. Quando ci troviamo davanti a libri così, vengono fuori bellissime ricette, come avete potuto vedere questa settimana.

Il dolce che ho scelto, la Rab cake,  proviene dalle isole della Croazia, in particolare l’isola di Rab, e ha una storia alle spalle che lo ha fatto diventare il simbolo dell’isola.

E’ stato creato, si dice, per la visita di Papa Alessandro III  nel 1177  dalle suore benedettine  che sembra si ispirassero ai dolci di Siena, città natale del pontefice, diventando poi  il dolce della nobiltà locale.

Ancora oggi non può mancare nelle cerimonie,  e nelle festività ma è ormai così diffuso che è diventato un souvenir imprescindibile per i turisti.

E’una di quelle torte in cui si  sente il peso della tradizione, nel senso che occorre farla più volte prima di  acquisire la tecnica giusta per gestire l’originale forma a spirale con tutte le arricciature tipiche.

Questo tuttavia non è un gran sacrificio, visto che la torta è veramente  buona  e dunque c’è un motivo in più per  mettersi al lavoro.

Rab cake

Per 8 persone

Impasto
130 g di farina 00
1 uovo sbattuto
20 g di burro morbido non salato
1 cucchiaio di zucchero semolato
1 pizzico di sale
Ripieno
200 g  di mandorle tritate
200 g  di zucchero a velo più extra per spolverare
1 uovo
1 cucchiaio di liquore al maraschino
Scorza di 1 arancia
Scorza di 1 limone
6 mandorle

Per preparare l’impasto, mescolare insieme la farina, l’uovo e il burro in una grande ciotola. Aggiungere 2½ cucchiai di acqua, lo zucchero e il sale e
impastare per 12 minuti fino a formare un impasto liscio e setoso.

Dividete l’impasto a metà, coprite con la pellicola e lasciate riposare per 1 ora.
Preriscalda il forno a 120°C .
Per fare il ripieno, mescolate le mandorle tritate, lo zucchero a velo,l’ uovo,  il liquore, la scorza d’arancia e di limone in una ciotola capiente.
Ponete metà dell’impasto su un piano di lavoro infarinato e, aiutandovi con un matterello stendete  la pasta in un rettangolo di 25 x 30 cm . Dispontelo su un vassoio foderato con carta da forno.
Con una rotella taglia pasta ritagliate un serpentello a spirale di 5 cm di larghezza, tagliate una striscia, sempre a spirale, accanto a quella  del serpentello, in modo da poterla rimuovere e  creare uno spazio.

quindi coprite la spirale di pasta con il ripieno.

Stendere l’altra metà della pasta frolla allo stesso spessore della base e ricavate delle strisce  larghe 2 cm.

Adagiate le strisce  lungo tutto il perimetro della spirale, pizzicando l’impasto insieme per sigillare e creare delle pieghe.
Con l’aiuto di una forchetta tracciate delle strisce sulla part esuperiore del ripieno di torta con una forchetta per decorare, quindi premere
sopra le mandorle intere (tre per ogni estremità)
Cuocere per 40/50 minuti o fino a quando la crosta esterna è solida. Fate raffreddate  e appena prima servire, spolverate con zucchero a velo.

Consigli:
Lavorate al fresco.
Coprite con pellicola sia il ripieno che le strisce di pasta  quando non le utilizzate.
Se non è chiaro guardate dei video nel web per capire bene il procedimento per formare la spirale.


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